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Ripristinare l’equilibrio: l’approccio PNEI

La PNEI, psico-neuro-endocrino-immunologia, è una scienza nata a metà degli anni ’80 che, con il suo approccio moderno, ha rivoluzionato l’idea di salute considerando il benessere dell’uomo nella sua totalità di organismo senza limitarsi a considerare solo il singolo organo.  La PNEI, infatti, ha l’obiettivo di studiare scientificamente le connessioni tra i principali sistemi di regolazione del corpo umano, studiati fino ad allora in comparti separati.

Questa scienza ha così dimostrato la connessione tra Il Sistema Nervoso, il Sistema Endocrino, il Sistema Immunitario e la Psiche, che sono in realtà un’unica rete funzionale e integrata. Tutti questi sistemi si interconnettono e si influenzano tramite mediatori chimici in grado di comunicare tra loro attraverso un linguaggio comune. I tre sistemi sono collegati in modo bidirezionale, cioè dal cervello alle cellule immunitarie e da queste al cervello, così come dal cervello alle cellule endocrine e a quelle immunitarie e viceversa.

Ad esempio, il linfocita, un tipo di globulo bianco appartenente al Sistema Immunitario, può ricevere segnali sia dal Sistema Nervoso Centrale che dal Sistema Endocrino. Le ricerche della PNEI hanno anche consentito di identificare le strutture anatomiche connesse alla vita e quelle, invece, connesse alla morte.

La via della Vita è caratterizzata dalla Ghiandola Pineale, dal Sistema Endocannabinoide e dal Sistema ACE2-Angiotensina 1-7. La PNEI è riuscita a identificare in essi i tre sistemi bio-rigenerativi del corpo umano e a dimostrare che la vecchiaia non è altro che la progressiva riduzione della funzionalità di questi sistemi.

La via della Morte è caratterizzata invece dall’Adeno-Ipofisi, dal Sistema Oppioide e dal sistema ACE- Angiotensina 2. L’Angiotensina 2 provoca ipertensione, ipertrofia cardiaca, trombosi e fibrosi e stimola la crescita tumorale, mentre l’Angiotensina 1-7 promuove la rigenerazione, avendo azione ipotensiva, cardioprotettiva, antitrombotica e antitumorale.

Secondo i recenti progressi nell’area della PNEI, l’asse ACE2-Ang 1-7 non può essere indagato in modo separato, poiché fa parte di un sistema neuroendocrino sistemico, antinfiammatorio e antitumorale, che è costituito essenzialmente dalla stessa Ang 1-7, dalla Ghiandola Pineale, attraverso il suo ormone più  noto, la Melatonina (MLT), e dal Sistema Endocannabinoide con gli Endocannabinoidi e la PEA. Per comprendere la via della guarigione è fondamentale capire i meccanismi che inducono un individuo sulla via della malattia. 

È evidente che la mente è da intendere come una realtà che agisce e opera sul corpo e che, viceversa, il corpo è dotato di meccanismi e proprietà chimico-fisiche autonome che influenzano la mente.

Il punto chiave è che grazie ad un sistema PNEI attivo e ben funzionante si ottiene un’efficace prevenzione delle malattie. Lo stato psicoemotivo ed affettivo di una persona influenza e modifica il decorso di una malattia. Un individuo può sviluppare una malattia a causa di una enorme variabilità di fattori genetici ed ambientali che vanno a modificare proprio l’equilibrio della PNEI. Fattori come avere una salute psicologica buona, seguire un’alimentazione corretta ed avere un sistema immunitario forte aiutano nel mantenimento di questo equilibrio. Con la PNEI si crea un modello di ricerca e di interpretazione della salute e della malattia che vede l’organismo umano come una unità strutturata e interconnessa, dove i sistemi psichici e biologici si condizionano reciprocamente.

Ciò fornisce la base per prospettare nuovi approcci integrati alla prevenzione e alla terapia delle più comuni malattie, soprattutto di tipo cronico e, al tempo stesso, configura la possibilità di andare oltre la storica contrapposizione tra medicina e psicologia, che assegna il corpo alla prima e la psiche alla seconda. Se il disturbo coinvolge la sfera emotiva ci sono delle ripercussioni anche a livello fisico. Infatti, tutti i processi psichici, sia che appartengano alla sfera del pensiero che a quella del sentimento o della volontà, producono nell’organismo processi chimici reali e, quindi, la cura si orienta alla fitoterapia combinata alla psicoterapia. Se il disturbo coinvolge il corpo, il disequilibrio porterà ad alterazioni fisico-anatomiche documentabili a livello diagnostico e la cura prevede la somministrazione delle stesse molecole del corpo umano che risultano essere mancanti o non più funzionanti).

I sistemi biologici connessi ai processi di rigenerazione biologica che favoriscono la vita e lo stato di salute sono:
  • La Ghiandola Pineale (stimolata grazie alla Melatonina).
  • Il Sistema Endocannabinoide (Pea – Palmitoiletanolamide)
  • L’asse ACE-ACE2 e l’Angiotensina 1-7 (agisce a livello antinfiammatorio e con attività biorigenerativa su tutti i tessuti).

NEUROENDOCRINE REGULATION OF ACE-ACE2 SYSTEM
(MLT: Melatonin; ANP: Atrial Natriuretic Peptide; ET-1: Endothelin1; ANG II: Angiotensin II; ANG 1-7: Angiotensin 1-7)

La PNEI clinica

La PNEI CLINICA è l’unica Scienza che applica una RIGENERAZIONE BIOLOGICA del corpo umano somministrando le stesse molecole endogene che risultano carenti con l’avanzare dell’età. L’approccio PNEI all’anti-aging e ai disturbi ad essa connessi consiste nella correzione delle principali alterazioni neuro-immuno-chimiche proprie del processo dell’invecchiamento.

  • Il difetto pinealico di Melatonina si corregge mediante la somministrazione di Melatonina nelle ore serali.
  • L’aumentata espressione di ACE di tipo 1, con una riduzione di ACE-2, è correggibile con l’assunzione al mattino di Angiotensina 1-7 o Resveratrolo.
  • Il difetto endo-cannabinoide può essere corretto attraverso la somministrazione di Palmitoiletanolamide (PEA).

La forza di questo metodo è conoscere le regole e quindi giocare d’anticipo sia in modo preventivo che “curativo”.
L’invecchiamento, e quindi la riduzione della produzione delle sostanze benefiche del nostro corpo, favorisce l’azione delle sostanze negative andando ad alterare lo stato di salute e l’equilibrio secondo la PNEI, favorendo così l’instaurarsi di processi patologici.

L’approccio corretto è quindi quello di integrare le sostanze endogene fondamentali che governano i tre pilastri dell’anti-aging:

  • Melatonina
  • Angiotensina 1-7
  • PEA (Palmitoiletanolamide)

La Ghiandola Pineale e il suo magico ormone:

la Melatonina

La Ghiandola Pineale, una piccola ghiandola presente nel cervello, ha un ruolo fondamentale e insostituibile nella regolazione della interazione fra Sistema Nervoso, Endocrino e Immunitario in quanto unico organo in grado di modulare la vita biologica in relazione alle condizioni energetiche universali, in particolare al ritmo luce/buio.

È secreta durante la notte in risposta alla mancata stimolazione dei fotorecettori retinici da parte della luce diurna.
La produzione di Melatonina diminuisce con l’avanzare dell’età: raggiunge i livelli massimi intorno ai 20 anni e si riduce progressivamente.
A 40 anni la sua concentrazione è un quarto rispetto ai 20 anni, fino a raggiungere livelli prossimi allo zero dopo i 65-70 anni.

THE PHYSIOLOGY OF THE PINEAL GLAND
5-MIA: 5-methoxyindol-acetic acid; 5-mTP: 5-methoxytryptophol; 5-mtt: 5-metoxytryptamine; 6-MTX: 6-methoxy- 1,2,3,4-tetrahydro-betacarboline; avt: arginine-vasotocin; ANP: Atrial Natriuretic Peptide; DC: Dendritic Cell

La Melatonina è una molecola anti-aging che previene l’invecchiamento: con il ripristino dei valori giovanili notturni protegge la Ghiandola Pineale, regola il Sistema Immunitario e il Sistema Endocrino, favorisce la prevenzione delle malattie e prolunga benessere e longevità.

Dal sistema ACE-ACE2

Angiotensina 1-7

una molecola straordinaria

L’asse Renina-Angiotensina è un complesso sistema che regola la pressione arteriosa e la funzionalità renale, influenzando in maniera indiretta anche il benessere cardiaco.
Le molecole che governano questo sistema sono l’Angiotensina II e l’Angiotensina 1-7: alla prima sono associate ipertensione, vasocostrizione e ipertrofia cardiaca, alla seconda, invece, sono attribuiti effetti benefici quali vasoprotezione, cardioprotezione e normalizzazione della pressione arteriosa attraverso un’azione vasodilatatrice.

L’Angiotensina 1-7 è una molecola endogena particolarmente studiata negli ultimi decenni per le sue innumerevoli proprietà terapeutiche. Il Professor Paolo Lissoni ha contribuito in maniera significativa a incrementare le conoscenze sugli effetti benefici di questa sostanza sull’uomo attraverso numerosi studi clinici pubblicati, condotti in diversi stati patologici. Angiotensina 1-7 ha mostrato un effetto antinfiammatorio, antitumorale, antifibrotico, neuroprotettivo e antitrombotico, oltre a diverse funzioni biologiche protettive sia sul cuore che sul Sistema Nervoso.
Oggi siamo in grado di misurare i livelli di Angiotensina 1-7 con un’analisi del sangue.

Numerosi studi hanno mostrato la capacità del Resveratrolo di incrementare l’espressione di Angiotensina 1-7 attraverso la soppressione dell’asse ANG II/AT1R, attraverso il potenziamento dell’asse Ang (1-7)/Mas e attraverso l’aumento dei livelli plasmatici della stessa Angiotensina 1-7.

Angiotensina1-7 è definita da Paolo Lissoni Angioliberina
“perché potrebbe liberarci da tutte le malattie!”

Il Prof. Lissoni dice: “può rigenerare il corpo umano e si configurerà come il massimo antiaging in grado di curare
ogni patologia umana perché va ad agire sull’organo più importante
di tutti che sono i vasi sanguigni.
Se si ammalano i vasi sanguigni tutto il corpo è malato.”

Il Sistema Endocannabinoide e la Pea:
una preziosa recente scoperta

Il Sistema Endocannabinoide è un sistema biologico di comunicazione tra le cellule scoperto solo negli anni ‘90. Si tratta di uno dei più complessi e più importanti sistemi del nostro corpo, che contribuisce a regolare gran parte delle funzioni vitali. Il suo compito è anche quello di mantenere l’omeostasi dell’organismo contribuendo alla regolazione di un numero elevato di processi fisiologici. I cannabinoidi endogeni, legandosi ai loro recettori CB1 e CB2, svolgono un importante ruolo neuroprotettivo oltre che essere degli immunomodulatori, svolgono un’azione antinfiammatoria, agiscono sullo stimolo della fame, sull’umore, sulla mancanza di sonno e su tante altre funzioni dell’organismo come indicato nell’immagine. La PEA (Palmitoiletanolamide) è simil endocannabinoide, è prodotta naturalmente dall’organismo ed è un’importante molecola che interagisce con il nostro Sistema Endocannabinoide. La scoperta del suo meccanismo d’azione si deve al premio Nobel Prof.ssa Levi-Montalcini.

La PEA svolge un ruolo fondamentale nelle seguenti funzioni:

  • Antinfiammatoria: controlla le risposte infiammatorie indesiderate promuovendo l’omeostasi.
  • Analgesica: particolarmente in caso di dolore cronico e neuropatico.
  • Anticonvulsivante e Antiepilettica: agisce nei disturbi neurologici.
  • Antimicrobica e Antipiretica: ha un ruolo importante nel controllo della febbre associata a infezioni.
  • Immunomodulatoria: modula la risposta immunitaria e riduce l’infiammazione cronica.
  • Neuroprotettiva: protegge le cellule nervose da danni e stress e previene la neurodegenerazione. 

Con l’avanzare dell’età le molecole endogene vengono prodotte in maniera ridotta dall’organismo

La loro carenza contribuisce all’instaurarsi dell’invecchiamento e delle patologie a esso correlate. Per preservare lo stato di salute o per supportare l’organismo in caso di patologie è fondamentale integrarle riportando la loro concentrazione alla quantità prodotta durante l’età giovanile beneficiando della loro azione riequilibrante e rigenerante. La natura, inoltre, ci offre una varietà di sostanze naturali e biosimilari che sono in grado sia di supportare il nostro organismo, e quindi difenderlo dall’innesco dei processi patologici, sia di intervenire per contrastare le malattie e quindi aiutarlo nella guarigione.

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