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La storia di questo progetto
ha inizio in un tempo lontano…

Nel 2008 un cancro al collo dell’utero investì, insospettato, la mia vita. Era un cancro avanzato, nonostante facessi regolarmente prevenzione: due pap test nell’ultimo anno e cinque visite non lo avevano rilevato. Io sentivo, invece, di avere qualcosa di serio e, durante le vacanze di agosto, decisi di cercare una visita con un altro ginecologo per un’ulteriore indagine.
Fui visitata l’11 agosto e il 13 ero in ospedale per la biopsia che confermò i miei sospetti. Mi furono prescritte chemioterapia con Cisplatino e radioterapia concomitante, al fine di ridurre il tumore, che aveva preso quasi tutto il collo dell’utero, per poi operarmi.
Lo stadio del mio tumore prevedeva solo il 30% di possibilità di sopravvivenza e la mia bambina aveva appena 8 anni. Dopo tre giorni di disperazione e di lacrime decisi che volevo essere in quel 30%.

Cominciai a ricercare tutti i protocolli utilizzati per i casi come il mio. Dopo averne letti centinaia m’imbattei in uno dell’Ospedale San Gerardo di Monza del Prof. Paolo Lissoni: chemioterapia con Cisplatino a basso dosaggio e radioterapia concomitante più Melatonina ad alte dosi. I risultati erano eccellenti! Tale protocollo era utilizzato nel cancro del polmone e del cervello ma i farmaci e la radioterapia coincidevano con la terapia che mi era stata assegnata.
Avevo deciso di curarmi all’Ospedale di Nocera Inferiore, un piccolo ospedale della provincia di Salerno, per la chemioterapia, e in un centro di eccellenza, sempre a Nocera Inferiore, per la radioterapia.

Incontrai il Dott. Grimaldi, primario dell’ospedale, per la visita preventiva, dopo aver atteso in una sala gremita di persone che aspettavano il loro turno. Entrai poco prima di mezzanotte e mi trovai davanti una persona solare, aperta, una persona di grande umanità. Serenità e coraggio furono i sentimenti che provai. Gli parlai del protocollo che avrei voluto seguire, di fatto quello prescrittomi ma con la differenza del dosaggio più basso del Cisplatino e dell’assunzione di Melatonina ad alte dosi. L’obiettivo era ridurre le dimensioni del tumore e procedere, poi, con l’operazione che mi avrebbe privata dell’utero e delle ovaie. Ne discutemmo e alla fine la decisione fu quella di utilizzarlo. A fine visita, con mia grande sorpresa, non pagai nulla, come tutte le persone in attesa in quella sala. Il Dott. Grimaldi mi spiegò che visitava fino a quell’ora e fuori dall’ospedale perché nell’orario lavorativo non aveva tempo sufficiente per vedere tutti i pazienti.

L’oncologo radioterapista, il Dott. Barone, invece, mi risparmiò, dopo la radioterapia esterna, la brachiterapia, cioè l’immissione all’interno della vagina di un applicatore radioattivo che rimane in situ per qualche giorno. La sostituì, preservandomi i tessuti circostanti, con tre applicazioni di radioterapia ad alte dosi solo sul collo dell’utero (l’avevano utilizzata fino ad allora esclusivamente sul polmone e sul cervello). Avevo avuto la fortuna di incontrare due persone di grande umanità e professionalità, due persone di luce! Arrivai alla fine della terapia, anche grazie alla Melatonina, con un emocromo perfettamente normale: linfociti, emoglobina, piastrine erano all’interno dei loro valori di riferimento. Con la Risonanza Magnetica, poi, scoprimmo che il mio tumore era scomparso: remissione completa! Ovviamente decisi di non operarmi. L’unica conseguenza negativa fu l’improvvisa menopausa, attinica/iatrogena, dovuta, cioè, alla radioterapia e al farmaco chemioterapico. Avevo interrotto l’assunzione di Melatonina e, nel giro di pochissimo tempo, cominciai ad avere tutti i sintomi della menopausa: insonnia, sudorazioni, dolori articolari. Ricordai che tra le centinaia di studi che avevo letto sulla Melatonina ce ne erano alcuni sul suo utilizzo in menopausa. Ne ripresi l’assunzione e i sintomi sparirono velocemente. Da allora assumo Melatonina, senza averla mai più interrotta, insieme ad altre molecole endogene e a fitoterapici, faccio regolarmente attività fisica e seguo una dieta a basso indice glicemico.  Tutto ciò consente di tenere sotto controllo l’infiammazione definita silente o di basso grado che è la principale causa di qualsiasi patologia.

Il mio tumore non si è più ripresentato e la mia vita è andata avanti concentrata soprattutto sul lavoro.

Qualche anno fa un’azienda ci ha proposto di distribuire in farmacia la loro Melatonina. Ho accettato, anche se il contratto era solo per un anno, per poter avere l’opportunità di informare clienti e consumatori delle molteplici proprietà di questa magica molecola endogena, conosciuta quasi esclusivamente per la sua attività sul sonno e sul jet lag.
Alla fine di quell’anno mi sono sentita orfana e ho chiesto a Francesca Mauro, il mio eccellente Direttore Scientifico, di individuare un’azienda che potesse produrre per noi la Melatonina, corredata da studi clinici che ne dimostrassero le potenzialità e l’efficacia. Scorrendo i tanti studi che mi sottopose individuai il nome di Paolo Lissoni il cui protocollo, senza averlo mai conosciuto, avevo scelto di seguire per curare il mio tumore e che mi aveva guarita. Un segno del destino. Ho deciso immediatamente di contattare quel Gruppo di Ricerca. Ci siamo incontrati e subito si è creata tra di noi un’empatia profonda.
Nel Gruppo c’era la Dott.ssa Nicoletta Merli, una persona di grande professionalità e competenza, con una conoscenza immensa della Fitoterapia, oltre che di altre discipline, ed eccelsa formulatrice. Ancora due persone di luce, nella mia vita, e di grande umanità.

Il Prof. Paolo Lissoni, Oncologo, Endocrinologo, Specialista in Medicina Interna, Ricercatore geniale, è il padre della PNEI (Psiconeuroendocrinoimmunologia) clinica, una scienza recentissima che ha dimostrato come tutti i sistemi del nostro organismo, Sistema Endocrino, Sistema Immunitario, Sistema Nervoso Centrale, siano in collegamento tra di loro e con la Psiche e i loro mediatori, Ormoni, Linfociti, Neurotrasmettitori, siano mediatori comuni.
La PNEI clinica, quindi la PNEI di Paolo, si fonda, in estrema sintesi, sul reintegro di alcune molecole endogene i cui livelli diminuiscono con l’età. L’assunzione esogena di tali molecole riporta l’organismo all’omeostasi, quindi ad uno stato di equilibrio. Da usare in patologia, aggiungendola ai propri farmaci, ma prima di tutto in prevenzione. A questo si aggiungono i meravigliosi fitosinergici di Nicoletta, formulati in chiave citochinica, che agiscono con precisione ed efficacia e che hanno dato vita alla Linea Niki Natural Alchemy.Sono ormai quasi tre anni che lavoriamo insieme e abbiamo condotto, con eccellenti risultati, diversi studi clinici in pubblicazione su accreditate riviste internazionali. Siamo anche riusciti a misurare sul sangue i valori di una molecola endogena, definita da Paolo “Angioliberina” (perché potrebbe liberarci da tutte le malattie), e quelli, misurati ad oggi solo sulla saliva, dell’Interleuchina IL-17, la citochina pro-infiammatoria per eccellenza, indicatore della presenza nell’organismo di infiammazione silente.Paolo, dopo aver pubblicato centinaia di studi sulla Melatonina e sulla sua “Angioliberina”, sta attualmente studiando altre molecole endogene e i loro sorprendenti effetti sul nostro organismo. Nicoletta, oltre ai fitosinergici, che troverete nelle pagine seguenti di questo libretto, ne ha già pronti altri, altrettanto innegabilmente efficaci, e continua a studiare senza interruzione.La Ricerca va avanti, arriva lontano con le sue sorprendenti rivelazioni, appassiona e coinvolge e non si interrompe perché ci sono persone che vivono per questo e io ho avuto la fortuna di incontrarne di speciali sul mio cammino. La malattia che anni fa mi ha aggredita, ma ha anche cambiato la mia vita, mi sta permettendo di realizzare il sogno che condivido con Nicoletta: un Centro di Cura e di Ricerca sul mare e la possibilità per tutti di potersi curare partecipando alle cure, di poter avere conoscenza di tutto quello che può integrare con successo le prescrizioni della Medicina Allopatica ma, soprattutto, arrivare alla consapevolezza che cominciare a fare prevenzione ad una giusta età prolunga la vita e ci fa arrivare in salute a un’età avanzata in cui si parlerà ancora e soltanto di prevenzione!

Lilla Piccolo

La collaborazione
con un team di esperti

Dott.ssa Nicoletta Merli

Dopo una laurea con lode in lingue e letterature straniere e due master, all’Università Bocconi e all’Università Cattolica di Milano, si appassiona al mondo naturale ed olistico. È Ricercatrice indipendente.

Nel 2015 ha conseguito il titolo di Coach Professionista Certificato Renacop, dopo aver frequentato il Master Universitario in “Professional Coaching” presso il Centro Universitario Internazionale di Arezzo.
Nel 2016 è diventata Consulente in Erboristeria presso la Scuola Superiore di Counseling ad indirizzo naturopatico Uni.Psi.
Nel 2016 si è diplomata presso il Bach Center inglese in Fiori di Bach conseguendo il titolo di BFRP Practitioner.
Nel 2017 ha conseguito il titolo di Counselor presso l’Istituto Berne di Milano (Scuola Superiore di Analisi Transazionale).
Nel 2017 si è specializzata in Micoterapia e Fitoterapia in prevenzione e nel follow-up del paziente oncologico presso L’Accademia di Scienza Natura del Prof. Ivo Bianchi.
Nel 2017 ha conseguito il diploma in Nutrizione e Dietetica per la gestione delle intolleranze alimentari, presso l’Università Popolare di Scienze della Salute Psicologiche e Sociali (Uni. Psi).
Nel 2018 si è specializzata in tecniche di rilassamento quali Traning Autogeno e Restorative Yoga per la gestione dello stress.
Nel 2023 ha conseguito il Master in Oncologia Generale-esperto nell’assistenza dei pazienti con tumore Gruppo Enesca Formation.

 ATTESTATI DI PARTECIPAZIONE

Marzo 2019 Come leggere le Analisi di Laboratorio (Scienza Natura Prof. Ivo Bianchi).
Aprile 2019 L’alimentazione nel paziente oncologico (Life Learning).
Novembre 2019 Corso di aggiornamento regionale di ricerca e terapia integrata in oncologia.
Febbraio 2020 Conoscere i Virus ed affrontarli in Medicina Integrata (Scienza Natura Prof. Ivo Bianchi).
Febbraio 2020 Micoterapia e Ozonoterapia nel controllo dei meccanismi di progressione della malattia oncologica AVD Reform.
Gennaio 2021 Meta-inflamming: come le alterazioni metaboliche influenzano l’infiammazione di basso grado (AVD).
Febbraio 2021 Menopausa: un approccio integrato (Istituto di Medicina Naturale).
Maggio 2021 Corso PNEI (psico-neuro-endocrino-immunologia) LUMEN.
Ottobre 2022 1° anno Masterclass di Medicina Naturale del Prof. Ivo Bianchi.
Ottobre 2023 2° anno Masterclass di Medicina Naturale del Prof. Ivo Bianchi.
Ottobre 2024 3° anno Masterclass di Medicina Naturale del Prof Ivo Bianchi.

Prof. Paolo Lissoni

È considerato il padre della PNEI clinica soprattutto in ambito oncologico.

è medico chirurgo specializzato in Oncologia, Endocrinologia e Medicina Interna e laureato in Teologia. È un noto ricercatore di psico-neuro-endocrino-immunologia (PNEI) e di Bioterapia dei tumori, attivo sia in campo clinico che sperimentale.

Vanta numerose pubblicazioni scientifiche su riviste del settore di rilevanza internazionale, oltre 600 abstracts per presentazioni a congressi ed un’intensa attività didattica. Ha pubblicando oltre 600 articoli scientifici su riviste nazionali e internazionali che sono il primo esempio storico di applicazione clinica della PNEI a livello diagnostico e terapeutico e l’elaborazione di una nuova specializzazione medica.

RICONOSCIMENTI
2003: Premio per le ricerche nel campo della Neuroimmunoterapia dei Tumori conferito dalNational Cancer Institute di Washington.
1996: Premio per la Medicina Olistica conferito dal Ministero della Sanità della Repubblica di San Marino.

INCARICHI PROFESSIONALI
2004-2005: Professore Ordinario del primo corso mondiale di specializzazione in psico-neuro-endocrino-immunologia clinica presso l’Università Ambrosiana di Milano.
Dal 2001: Membro dell’Editorial Board della rivista internazionale Neuroendocrinological Letters.
Dal 1999: Docente presso la Scuola di specializzazione in Chemioterapia dell’Università degli Studi di Milano.
Dal 1999: Docente del corso di Oncologia presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Milano-Bicocca.
Dal 1999/2000Docente del corso elettivo di Neuroimmunomodulazione nei Tumori solidi presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Milano-Bicocca.
Dal gennaio 1999: Dirigente medico 2B presso il servizio di Oncologia Medica del reparto di Radioterapia Oncologica dell’Ospedale San Gerardo di Monza.
Dal 1995: Membro dell’Editorial Board della rivista internazionale Advances in Cancer Therapy.
Dal 1990: Revisore delle pubblicazioni per conto di diverse riviste scientifiche internazionali, in particolare British Journal Cancer, European Journal of Cancer, Oncology.
Dal 1985 al 1998: Oncologo Medico presso il Reparto di Radioterapia Oncologica dell’Ospedale San Gerardo di Monza.
Dal 1984 al 1985Assistente Medico presso il Nucleo Operativo Tossicodipendenze della USLL di Monza.
Dal 1980 al 1984Assistente Medico presso il Centro Auxologico di Piancavallo.

 

La rinascita della medicina

La Medicina o Scienza Medica si è resa sempre più distante dallo studio dell’anatomia del corpo umano con le sue molecole endogene provviste di potere rigenerativo. Diventa doveroso ricomporre l’infranta Scienza Medica sia in sé stessa che all’interno di una visione unitaria del Sapere. La Nuova Medicina non vuole avere nulla di nuovo rispetto a quella che è stata da sempre

la Storia della Medicina, cioè conoscere il corpo umano in ogni sua parte per curarne le sofferenze, ma è semplicemente la Medicina di  sempre estesa allo studio di tutte quelle realtà anatomiche  e funzionali del corpo umano, giungendo a conoscenze impensabili fino a pochi anni fa, come tale è stata la  scoperta dell’esistenza nel corpo umano di una trinità di  sistemi provvisti di attività biorigenerativa, antitumorale  ed antinfiammatoria, la Ghiandola Pineale, il Sistema Endocannabinoide e l’asse ACE2-Angiotensina 1-7 (angioliberina).

Lo studio di tutto il corpo umano, in particolare  lo studio delle citochine prodotte dalle cellule immuni attivate, consente una reinterpretazione della patogenesi  delle malattie umane sistemiche, cosa questa che a sua volta esige una nuova diagnostica di laboratorio, ma che già da ora consente una nuova terapia rivolta semplicemente al ristabilimento della neuropsicochimica dello stato di salute usando innanzitutto le molecole del corpo umano, responsabili della naturale resistenza antitumorale e del tutto prive di tossicità. In un futuro curare significherà ristabilire in un corpo umano la perfetta funzionalità della suddetta trinità rigenerativa.

Prof. Paolo Lissoni

Ripristinare l’equilibrio: l’approccio PNEI

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