Invecchiamento
e Infiammazione Silente
Cosa accade con l'avanzare dell'età?
Con il trascorrere del tempo si manifestano 4 fenomeni connessi tra loro che, insieme a stili di vita scorretti, alimentazione sbilanciata e abitudini malsane, contribuiscono a un aumento dello stato infiammatorio dell’organismo:
– riduzione dell’attività della Ghiandola Pineale con la perdita progressiva dei ritmi biologici circadiani;
– aumento della produzione di radicali liberi con conseguente stress ossidativo;
– alterazione della risposta immunitaria;
– aumento dei processi di fibrosi degli organi.
Un'importante causa dell'invecchiamento: l'infiammazione silente
La prima causa dell’infiammazione cellulare silente è l’aumento dello stress ossidativo. Lo stress ossidativo è la conseguenza di un’aumentata produzione di radicali liberi che possono provocare danni seri a cellule e DNA. Nell’organismo sono però presenti enzimi e sostanze antiossidanti capaci di prevenire o neutralizzare la formazione di radicali liberi. Lo stress ossidativo si instaura quando il livello di radicali liberi supera la capacità di contrasto degli antiossidanti.
Due diversi tipi di infiammazione
L’infiammazione è un’arma utilizzata dall’organismo per lottare contro traumi e infezioni. L’infiammazione acuta è facilmente riconoscibile perché associata a gonfiore, dolore, arrossamento e calore. L’infiammazione silente non è associata a sintomi e segni e per rilevare la sua presenza è necessario analizzare i livelli di molecole coinvolte nei processi infiammatori, come le Citochine e la Proteina C Reattiva (PCR).
L’attività delle Citochine
Le Citochine sono mediatori che consentono alle cellule del Sistema Immunitario di comunicare tra loro ma anche con cellule di organi e tessuti diversi.
Quando l’organismo si trova a fronteggiare una minaccia da parte di microrganismi patogeni le Citochine si occupano di segnalare a specifiche cellule del Sistema Immunitario dove sia necessario concentrare i propri sforzi.
La classificazione delle Citochine
Le Citochine si identificano in tre classi sulla base dei loro effetti sulla risposta infiammatoria:
– Citochine anti-infiammatorie: TGF-β, IL-10, IL-37 IL-35 e IL-27.
– Citochine con effetti sia anti che pro-infiammatori: IL-2 ed IL-12.
– Citochine Pro-infiammatorie: IL-1β, IL-6 e TNF-α, IL-17, IL-4 ed IL-13, IL-18.
Quando le Citochine pro-infiammatorie sono dannose
Le Citochine pro-infiammatorie vengono sintetizzate dalle cellule del sistema immunitario per regolare la risposta infiammatoria. Quando sono prodotte per un periodo limitato di tempo esercitano un effetto positivo. Quando la loro produzione è costantemente elevata, come nell’infiammazione silente, possono favorire lo sviluppo di patologie croniche.
L’attività delle Citochine può essere schematicamente ricondotta al rapporto di sussistenza tra IL-2 e IL-17
– IL-2 rappresenta la Citochina simbolo della bio-rigenerazione.
– IL-17 è il simbolo dell’alterazione della risposta immunitaria che potrebbe favorire tumori e malattie auto-immuni.
Una ridotta produzione di IL-2 porta a un’eccessiva produzione di IL-17.
La nuova diagnostica di laboratorio e la fitoterapia anti-infiammatoria
Nell’infiammazione silente è possibile intervenire sulle Citochine pro-infiammatorie con Sostanze Naturali. La fitoterapia può stimolare le Citochine antinfiammatorie e inibire le Citochine proinfiammatorie. Tra le Citochine pro-infiammatorie IL-17A è quella maggiormente infiammatoria, ha effetti proliferativi pro-tumorali e tossici cardiovascolari ed è la causa delle principali malattie autoimmuni.
Oggi siamo in grado di misurare i livelli di IL-17A con un’analisi del sangue.
CYTOKINE REGULATION OF TH17 AND TREG CELLS

Il rapporto linfociti / monociti
Fino a pochi anni fa, la valutazione dello stato immunitario di una persona esigeva indagini di laboratorio complesse e non sostenibili come costo sociale, dovendo includere quanto meno la determinazione delle diverse sottopopolazioni linfocitarie e monocitiche e dei livelli ematici delle principali citochine infiammatorie ed anti-infiammatorie, immuno-attivanti ed immunosoppressive.
Recentemente è stato dimostrato che il semplice rapporto fra numero assoluto dei linfociti e dei monociti all’esame emocromocitometrico rappresenta in sé una sintesi dello stato immunitario.
Infatti questo marcatore biologico, rappresentativo dello stato infiammatorio generale della persona, con significato prognostico, è dato dal rapporto Linfociti/Monociti (LMR).
Nella norma il rapporto Linfociti/Monociti (LMR (lymphocyte-to-monocyte ratio) deve essere superiore a 2 e con un numero di Linfociti minimo di 1.500/ mm3.
Già da anni era noto che il riscontro di una ridotta produzione dei linfociti, indipendentemente dai diversi sottotipi linfocitari, costituiva uno dei principali indici prognostici negativi nei pazienti oncologici. Rispetto alla sola conta linfocitaria, il valore LMR presenta una predittività prognostica superiore, oltre ad avere un significato fisiopatologico maggiore, dal momento che l’immunità anti-cancro è nella sua sintesi il risultato finale dell’interazione fra due dinamiche opposte, quella della immuno-attivazione e quella della immuno-soppressione, mediate fondamentalmente dal sistema linfocitario e da quello monocitico-macrofagico, rispettivamente.
Il riscontro di un calo nei valori di LMR avrebbe un significato prognostico negativo anche nella patologia ischemica cardiaca. Per una completezza diagnostica PNEI e per comprendere lo stato di benessere di un individuo si rende necessaria una nuova diagnostica di laboratorio. Una diagnostica completa dovrebbe valutare il ritmo luce/buio della MLT (Melatonina), il valore ematico di Angiotensina 1-7, il rapporto Linfociti/Monociti (LMR: lymphocyte-to-monocyte ratio) e i livelli ematici di IL-17.
LE DUE VIE D’AZIONE PER MANTENERE BASSA L’INFIAMMAZIONE
Per regolare l’infiammazione si può agire somministrando:
– le molecole del corpo umano, Melatonina, PEA e Angiotensina 1-7, in grado di inibire la secrezione di IL-17;
– le piante naturali in grado di inibire o modulare l’azione infiammatoria di IL-17.
Il ruolo dei fitosinergici in chiave citochinica
I FITOSINERGICI della linea NiKi Natural Alchemy, formulati dalla dottoressa Nicoletta Merli, sono prodotti totalmente naturali a supporto dell’organismo umano. Tali preparati sono stati ideati su formulazioni basate sulla combinazione di piante e micoterapici che lavorano in modo sinergico nei confronti di un determinato bersaglio terapeutico. Quindi la combinazione di più piante con proprietà similari consente di raggiungere determinati obiettivi benefici, ad esempio ridurre i livelli di glicemia, ridurre il colesterolo, prevenire malattie degenerative o neoplastiche ma, soprattutto, contrastare l’infiammazione cronica di basso grado, definita anche infiammazione silente, che è una delle principali cause della fragilità e della comparsa di patologie.
L’azione terapeutica dei vari agenti naturali è stata studiata in relazione alla loro possibile azione modulatrice direttamente sul sistema citochinico a cui appartengono le interleuchine, che sono piccole molecole proteiche che agiscono sulle cellule del Sistema Immunitario, per indurle a comunicare tra di loro così da attivare una risposta immunitaria. Nel nostro corpo vi sono interleuchine pro-infiammatorie, come ad esempio IL-17, interleuchine antinfiammatorie, come l’interleuchina IL-37, e interleuchine stimolanti il Sistema Immunitario come IL-2. L’equilibrio tra interleuchine pro-infiammatorie e antinfiammatorie crea lo stato di salute.